Tuesday, November 06, 2007

E’ FINALE…..

Arriva la mia tanto attesa finale….la mia prima finale….non sto nella pelle…..volevo dimostrare…si che lo avevo già fatto entrando in finale…però come si tutti sanno….si cerca di volere sempre di più da se stessi…e cosi non volevo deluder me stesso ne tanto meno gli altri che si aspettavano di vedere cosa sapevo fare…speravo in un buon sorteggio…equo…che mi desse la possibilita di fare bene…non avevo più di tante pretese…almeno una monta su due di farla bene e coprire…cosi…come ogni rodeo da luglio a questa parte…aspetto che sia la morosa che mi dice i sorteggi…..mi dice…ma è possibile che monti lo stesso toro due volte???certo…mi dice…hai bad boy…cazzo buono dico io…non è tutto sto gran toro..ma io non l ho mai coperto..anzi…ci ho pure zuccato un paio di volte la faccia…comprese le ultime due volte che l avevo montato…era il momento di render pan per focaccia al toro…non dico di tirargli una testata ma lo volevo coprire a tutti i costi!!!sapevo che potevo farcela!!!settimana difficile quella della finale…al lavoro un massacro…con la morosa son stato un po stronzo e le chiedo scusa ancora adesso…però ero parecchio nervoso…avevo i nervi a fior di pelle….avevo proprio voglia di montare…in più stavo finendo i regali per i bullfighter e i video che volevo far vedere alla festa di domenica…quindi per tutto il mese di ottobre anche se uscivo la sera con lei la notte mi sparavo almeno un paio d ora al pc per finire quei benedetti video…la mattina a lavorare…non ne potevo più…volevo la finale a tutti i costi….finalmente arriva il giorno della finale…carico…avevo un adrenalina che mi camminava al mio fianco…penso che chi mi conosce vedeva quest alone tipo quello della pubblicita dell aids che mi avvolgeva ovunque andavo…avevo adrenalina e voglia da vendere..ma per fortuna ero molto calmo..e cercavo di tenerla tutta per il toro…e cosi sono riuscito a fare…a fine primo tempo saluto la morosa…e mi ritiro per prepararmi….entra il toro…preparo bull rope e tutto il resto…la misura era perfetta….passa ancora qualche minuto e poi tocca a me…arriva Charly dietro le chute per dar l ordine di uscita…di solito il primo che esce è quello che dovrebbe cadere subito…voleva far uscir me per primo….ancora più rabbia e voglia di spaccar il culo al mondo!!!poi mi cambia il numero di uscita…il che ormai non mi cambia…ero una bomba pronta ad esplodere!!!tocca a me…Charly tiene le corna al toro…mai fatto in vita sua…mi da l ok per legarmi…e poi mi dice…ok andrea…ora…cowboys up!!!!ci sono rimasto fin male!!!concentrato era dir poco…avevo le vene che pulsavano di rodeo…sapevo fin di toro…mi sentivo parte di lui…mi preparo in un nano secondo…do l ok…esco…due spin e poi inizia ad andar a destra e a sinistra senza un senso logico…ogni suo movimento era una mia reazione….lucido…nervoso…potente…mi sentivo troppo bene….dopo un po mi giro per guardar il tabellone dei secondi e segna 2.2. e dico…cazzo è un quarto d ora che son su…non puo essere…cosi scendo…erano passati 9.2 secondi…ottimo…..non esulto…vedo dietro le chute…e urlo lanciando il casco…..ce l avevo fatta….un altro scalino fatto…soddisfatto….al saluto finale esco e trovo la mia morosa che mi guarda con due occhi enormi e lucidissimi….e li che salta e non vede l ora di abbracciarmi…ci ho fatto pure una figuraccia perché lei voleva che l abbracciavo ma io avevo paura di sporcarle la camicetta bianca che usava per ballare…..:-)Jero troppo contento!!!!!!!!!!!!dentro di me volevo tipo stringerla..baciarla…capovolgerla..lanciarla in aria e poi riprenderla..avrei voluto fare tipo il cagnolino quando non vede il padrone da un sacco di tempo…se avevo la coda avrei scodinzolato talmente tanto veloce che prendevo il volo…mi sono limitato ad un bacio e una carezza tra la maglia e la gonna…me ne sono parecchio pentito…avrei voluto far molto di più…..vabbe…la serata passa molto tranquilla…qualche birra…e la splendida compagnia della morosa….non mi volevo proprio staccare da lei…anche se avevo tutti i muscoli uno straccio….non mi importava…ero già al settimo cielo e nulla poteva rovinare questo momento magico…alla mattina dormo un po…metto la mia crema magica…e via…i muscoli erano già al top…io pure…ero già contento cosi e gia rilassato…ma di solito si dice…hai fatto trenta..fai anche trentuno..e io ho detto…ok…facciamo il anche il trentuno….ero molto in forma..molto rilassato di mente..e il che ha favorito parecchio….a fine primo tempo vado dalla morosa per salutarla e sorpresa delle sorprese..chi c era a parlare con lei???i suoi genitori…..li ho visti da lontano…ho rallentato molto molto molto la velocità della mia camminata….con suo padre avevo già scambiato due parole…giusto mentre si caricavano le valigie per St. Agreve…li li avevo tutti e due..e con gli occhi suo padre mi cercava…e molto probabilmente mi ha anche visto..ma ha fatto finta di niente…la morosa è ancora un po restia nel contatto con la mamy e il papy….quindi ho assecondato questa sua volontà ed ho aspettato molto in disparte che se ne andavano…anche se mi sarebbe piaciuto scambiar due parole e soprattutto che mi vedevano montare quel giorno…non c erano nemmeno i miei genitori..nessuno della mia famiglia…almeno qualcuno che poteva fare un minimo di tifo non sarebbe stato male…vabbe…niente….finito l intervallo saluto la mia fanciulla e vado a prepararmi…non avevo nessuna pretesa da quella monta…avevo già raggiunto e superato il mio obiettivo…mi preparo il toro…aspetto il mio turno…mentre scaldo la bull rope mi si avvicina stefano e dopo avermi dato un pugno sulla gamba mi strizza l occhio e se ne va…io sono pronto…do l ok…appena esce inizia a spinnare…abbastanza piatto ma da su sembrava andar parecchio veloce…io son su…tutto in automatico…mi son divertito parecchio…finiti gli otto secondi scendo….esulto in arena questa volta…avevo 4 persone a cui dedicare quella monta…a mio fratello che mi ha seguito in ogni rodeo…a stefano per ricordagli i vecchi tempi in cui eravamo amici per davvero…a giovanni per aver fatto la monta più importante in ospedale dopo noventa…a frà…la mia pittola frà…che mi ha sopportato fino a quel giorno…mandando giù dei rospi giganti per i miei comportamenti…per essermi stata vicina in tutto e per tutto…per avermi incitato durante la monta..e per aver gioito insieme a me questo 3 posto in classifica…ebbene si….mimmo è caduto tutti e due i giorni e l ho scavalcato…3 posto sudato…e lo dedico tutto a queste 4 persone…per me non tengo niente…pronto per l anno prossimo…..altro anno…altro traguardo da raggiungere…sempre più in alto!!!!
God bless
robogobbo

Monday, November 05, 2007




30 settembre 2007 la mia rivincita..
ero 6 in classifica..ciò significava che avevo solo quella monta disponibile per entrare in finale..o coprivo o ero fuori classifica anche per quest anno..e il che mi faceva bruciare parecchio il bus del gnao…avevo per fortuna “beccato” il becchino…il biancone..un toro gigante…immenso..sembra di montare su un divano…potenza….agilità e tanta voglia di buttarti giu!!!non sapevo se avesse spinnato o fosse andato dritto scodando come al solito…ultimamente ha preso la buona abitudine di spinnare..e il che non sarebbe male se solo non avesse tutta quella potenza da sprigionare!!vabbe..sabato lo passo in piena tranquillità…mi guardo le monte degli altri ragazzi…mi “facevo” i miei conti su chi poteva “fregarmi” il posto in finale..e alla fine..gira che ti rigira..se coprivo ero in finale se cadevo ero fuori…con o senza le monte degli altri..comunque sia..il sabato molto rilassante…con il braccio il pittolo futuro bull rider…mio nipote Ale…ci siamo guardati tutte le monte…abbiamo fatto due foto con la zia frà e tante risate…sinceramente ero parecchio nervoso..ma il mio angelo..mi ha aiutato molto a star calmo e a non farmi pensare molto alla monta…serata super..abbiamo riso con i ragazzi…sono stato veramente bene..era la seconda volta che vedevo la mia pittola star bene insieme al resto del gruppo..e il che mi dava un senso ulteriore di tranquillità…arriva domenica…avevo anche dormito parecchio poco..un po stanco lo ero ma non era quello che mi dava dei problemi..era la mia mente..avevo paura che mi giocasse qualche brutto scherzo e che non riuscivo a montare come sapevo realmente fare e come non riuscivo a fare dal lontano luglio in francia..qualcosa dentro di me mi diede una scossa tremenda..e tutto cambio..mi sentivo diverso…carico.. pronto…volevo montare..cosi inizo a prepararmi…ci ho messo un po più del solito ma avevo necessariamente di qui minuti in più per arrivare al meglio alla monta..cosi..prima di passar dall altra parte delle chute faccio il mio rito magico…mi avvicino alla morosa…lei ovviamente non mi guarda negli occhi…cosi le dico…ehi…amore…ti amo…lei chiude gli occhi…fa un sospiro..che in questa occasione è stato lunghissimo…le do un bacio sulla guancia..mi volto e me ne vado…non so perché faccio cio..dovrei pensar solo al toro…ma so che quando son in arena tutto può succedere e magari quella è proprio l ultima volta che la vedo…e voglio farla star tranquilla e per lo meno se qualcosa andasse male lei ha un buon ricordo degli ultimi momenti passati insieme…..comunque…..mi giro e me ne vado…devo finire di preparar me e il toro…..metto la bullrope sul “divano”..controllo la misura e scendo….metto gli speroni…lego gli stivali…metto chaps..vest e provo il casco…avvolgo la manica della camicia…metto il tape sulla mano..tutto come al solito..nella preparazione tutto è sempre identico…se cambiassi qualcosa la mia mente ne risentirebbe molto…mi viene tutto automatico e così dev esser cosi pensi ad altro…bene…è il mio momento…salgo…scaldo la bull rope…infilo la mano…pull pull pull e cosi tiro bene e stringo la mano…butto la coda della bull rope dietro di me…guardo che il toro sia in posizione….mi butto sotto…nel giro di una frazione di secondo sto gia dando l ok per aprire la porta…non mi va di aspettare tanto dentro la gabbia…sono li per uscire…per star su un toro che sgroppa…calcia…spinna e fa di tutto per buttarmi giu…non per star comodo dentro la chute…cosi in un minimo momento il “bianco” sta già sgroppando…un potenza e una violenza che ho sentito ben poche volte…mentre do l ok l unico mio pensiero è stato la morosa che mi ricordava di tener le spalle aperte…e cosi ho fatto…ogni sua sgoppata era un mio spingere…spalle aperte…sperori attaccati..piedi in fuori e tutto perfetto…nella mia mente c ero…lo vedevo troppo bene muoversi…era mio….errore..mai dir ce l ho fatta…e cosi dopo tre o quattro sgoppate..non mi ricordo bene…mi sbilancio…e in un mezzo secondo mi vedo passar davanti un'altra finale..dentro di me ho detto…no!!!!!non cado…boia chi molla!!!!e per quanto mi riguarda il boia puo anche andar in pensione perché se aspetta me per lavorare muore di fame perché piuttosto mi spacco in due ma col ca.. che mollo!!!!lo recupero…lui non calava le sgroppate e io non calavo le mie reazioni…ad un certo punto lo vedo che inizia a girare…ma sono in ritardo…pero per fortuna gli otto secondi erano gia passati…aspettavo solo il momento buono per scendere ed esultare…mi bastavano 67 punti per arrivare in finale…e mi sembrava una monta da almeno qualche punto in più….vabbe…scendo….urlo….mi slaccio il casco e lo lancio!!!!io che non ho il cappello lancio il casco….mio fratello mi insulta perché potevo romper il casco e costa una cifra!!!!ah ah ah…non mi interessava nulla…sapevo che ce l avevo fatta!!!!stefano mi dice il punteggio….78 punti…..altro urlo!!!!!!!!recupero la mia bull rope e il mio casco….mi picchiano sul vest…ma io non vedevo nessuno…cercavo lo sguardo della mia pittola…la vedo…era a tre metri da me…son stati i metri più lunghi della mia vita..il tempo si è fermato….butto tutto per terra…vado verso di lei…non dico niente…aveva gli occhi più lucidi dei miei…l abbraccio….ma cosi forte che a momenti la soffoco…ero troppo felice di condivider quella gioia con lei…mi ha aiutato davvero tanto…e quello forse è stato il ringraziamento più bello che potevo farle….non c erano parole per descriver quello avrei voluto dirle…tutto non avrebbe preso il senso che volevo dargli..cosi sono stato solo che zitto…un lacrima mi è scesa…ma per fortuna non se n è accorta…è stato veramente un dei giorni più belli della mia vita…io ero felice…lei era felice per me…eravamo felici tutti e due!!!!alla fine delle monte..sono arrivato primo della gara e quindi ho vinto 180 euro e sono arrivato terzo nel circuito del Clayland Ranch…e cosa ancora più importante ero 4 in classifica e quindi mi ero conquistato il posto in finale!!!!!
Ancora solo una cosa……grazie Frà!!!



Friday, June 29, 2007

America...il sogno si realizza davvero




C è chi sogna cose grandi, chi sta sveglio per provare e c è chi il suo destino non lo vuole più seguire, così dice la canzone scritto sulla pelle, noi tre siamo nell’ ultimo gruppo, il nostro destino non lo seguiamo, lo costruiamo da soli, questo è stato il motto del nostro viaggio, questo è il motto della nostra vita.
Wall Mart, Tico Taco Bells, Pizza Hut, one double quarter meal with orange juice, the same, pull in the hand e mmm arriviamo, penso siano le parole che per tutta la vita non scorderò mai, sono state la colonna Sonora del nostro viaggio o precisamente della realizzazione del nostro più grande sogno, il rodeo in America.
Dopo mesi, anni di sogni, di speranze, voglia di andare, mercoledì 7 febbraio, il Presidente Stefano Baldon, il più volte campione Davide Carucci e io siamo partiti dall’ Italia con destinazione Atlanta, America. Quando sono arrivati i biglietti quasi non ci credevo che stavamo davvero per farlo, dopo tre anni che sogno di montare in America, ci sto andando veramente, il sogno prende forma. La partenza per me è stata un po’ tortuosa, lavorare a mille per avere le ferie, la paura di non esser all’ altezza della situazione e il mal di denti improvviso a poche ore prima della partenza non mi hanno fatto partire nel migliore dei modi, ma visto il fine del viaggio ero disposto veramente a tutto, ho stretto i denti e siamo partiti, non avrei mai rinunciato a quel viaggio nemmeno con un braccio rotto, figuriamo per un mal di denti. Non avevo mai preso l aereo, ma quello era l ultima cosa che avevo per la mente quando mi sono seduto sul seggiolino dell’ aereo, la mia testa fantasticava, sognava, cercavo di immaginarmi come fosse stato realmente al di la dell’ oceano, se la televisione rispecchiava la realtà o se saremo rimasti delusi da questa esperienza. L aereo parte…mi incolla al sedile, quello era il segnale che non si poteva più tornare indietro, e la cosa bella è che a nessuno di noi tre gli era mai balenata l idea di tirarsi indietro. Visto la quantità spropositata di antibiotici e antidolorifici che avevo preso prima del volo, mi sono addormentato come un pera cotta per quasi tutto il volo, mi svegliavo solo nei momenti del cibo, cioè ogni dieci minuti. Dopo dieci ore di volo atterriamo ad Atlanta. Scendiamo e andiamo al controllo immigrazione, il mio passaporto è ancora vergine, quello di Stefano e Davide è ormai pluritimbrato, loro due passano il controllo in un batter d occhio, io mi blocco al “ciao, come stai”, non riuscivo a capire niente di quello che il buon poliziotto mi diceva, ero storditissimo, tra antidolorifi e il fuso orario ero proprio fuso senza orario, sono stato un quarto d ora a rispondere a tutte le domande che mi faceva, senza capirci molto, ma alla fine mi ha fatto passare. Recuperiamo i nostri bagagli, adattati all’ usanza Americana e quindi king size, e cerchiamo di uscire dall’ aeroporto se non ci avessero fermato due energumeni con guanti neri che ci strappano le borse dalle mani e ci farfugliano qualcosa in Americano e noi ovviamente non capiamo ne perché ci hanno preso le valige ne, cosa più importante, dove le hanno portate. Chiediamo informazioni di dove potessero esser le nostre big bags, le recuperiamo e ci rendiamo conto di esser in un aeroporto mega galattico, aveva pure la metropolitana all’ interno e per farci un favore ci hanno spedito le valige direttamente all’ uscita dell’ aeroporto. Affittiamo la macchina, una signora macchina e iniziamo ad andare verso il paese della prima scuola. Era tutto enorme, autostrade a 6 corsie, concessionarie di auto giganti, bandiere Americane ad ogni angolo delle strade, pick up con ruote enormi, solo allora ci siamo resi conto che eravamo realmente in America!!! Da buoni Italiani d.o.c. ci “perdiamo” anche avendo il navigatore satellitare che parlava rigorosamente in Americano, e come tutti gli Americani, si mangiava le parole e a volte pure le strade. Ci fermiamo a mangiare in fast food, il primo della lunga serie della nostra permanenza, li vediamo una schiera di bibite alla spina che non immaginavamo nemmeno potessero esiste, li ordini il menù che vuoi, ti danno il panino, il bicchiere vuoto e poi ti servi sa solo fino alla nausea, in Italia, posti così fallirebbero dopo poco tempo, ma funziona tutto così, caffè e bibite a volontà.
Troviamo un motel per la notte, il mitico, pulitissimo e comodissimo motel 8, avevamo bisogno di recuperare un po di forze, il giorno dopo saremo andati in cerca del luogo della nostra scuola. Ero ancora un po’ intimorito da quello che stavamo per fare, montare tori e cavalli Americani non è cosa che capita proprio tutti i giorni ma in macchina Stefano mi guarda dallo specchietto retrovisore e mi dici: “Gobbo, stiamo scrivendo la storia, ricorda che quello che fai per te morirà con te, quello che fai per gli altri vivrà per sempre”. Una scossa di adrenalina mi ha trapassato le vene, mi ha dato una carica che non si può immaginare, ero molto più tranquillo, ero li per imparare qualcosa da tramandare a tutti i nostri amici che sono rimasti in Italia, ero li per quello, e la mia mente era diventata una spugna per nuove nozioni. Ci spostiamo verso il paese della prima scuola, le strade immense facevano da contorno, i paesaggi erano delle colline verdissime che sembravano non finire mai, ogni tanto si vedeva qualche pezzo di recinto e qualche cuttel drive, in lontananze un mare di angus facevano da padroni di casa di questi immensi pascoli verdi, come in Germania, Baldon si eccitava guardano queste praterie immense uscendosene con le sue tipiche frasi da “pascolo”: “mischia che pascoli!!!!!!!” seppur amici, tra noi c era ancora un po’ di “timidezza”, finche io e Davide non andiamo alla ricerca di qualche motel più vicino alla scuola, premetto che Davide e l Americano sono come le verze a merenda, non centrano niente, entrava farfugliando qualcosa in non so che lingua e i tizi dei motel gli davano pure corda, li abbiamo iniziato una serie di risate che non finiscono più, ancora adesso a distanza di un mese ci guardiamo in faccia, una parola magica e scoppiamo a ridere come tre pazzi. Il freddo non cessava, anzi, sembrava ce l avesse proprio con noi, c era una media di meno 5 gradi centigradi, ma ne noi ne gli altri 58 ragazzi che facevano la scuola con noi non si sono fatti scoraggiare e ci presentiamo alla check in della scuola. Conosciamo finalmente Mr. Sankey, una persona sulla cinquantina con un po’, ma assolutamente non conforme allo standard Americano, di pancia che sinceramente non avrei mai detto avesse un curriculum di rodeo così vasto e assortito di ogni genere di specialità e risultati. Ci presentiamo e ci spiega bene o quasi come funziona la sua scuola e noi cerchiamo di adattarci nel migliore dei modi. Stefano e Davide facevano la scuola di bareback bronc riding e io invece bullriding. Inizia la scuola e ci spiegano bene le varie attrezzature e i modi di usarle, quasi completamente diverse dal nostro stile, ma molto utili ed efficaci nel lato pratico delle monte, poca teorica e poi via di pratica, finalmente si montava, finalmente si faceva sul serio. In bullriding eravano una trentina, in bareback una quindicina e il resto diviso tra saddle bronc e bullfighter. Iniziamo noi bull riders, quindi mi preparo e aspetto il mio turno di monta, non avevo emozioni, ero di ghiaccio, tutto quel che avevo pensato fino ad allora era svanito nel nulla, dopo le parole di Stefano era cambiato tutto. Il sogno era ad un millimetro dal realizzarsi. Mi assegnano il toro, mi preparo, metto la mia bull rope sulla sua groppa e aspetto l ok degl’ istruttori, con la coda dell’ occhio vedo Stefano e Davide a bordo arena che aspettano la mia uscita, loro hanno già montato in America, io sono ancora all’ inizio della mia carriera,ci tenevo molto a non esser solo in quel momento e sapendo che loro erano li vicino mi ha dato carica. Ok, il toro pronto, io pure, si aprono le danze. Il toro esce sgoppando, scodava a destra e a sinistra, io sopra, al limite del tempo con una girata secca mi butta a terra, ero l uomo più felice della terra, all’ inizio mi sono pure arrabbiato per la monta, secondo me non era andata così bene come diceva il mio istruttore C.J., mi ha fatto i complimenti come i miei due soci di viaggio, non ne sono stato convinto finche non abbiamo visto il filmato, poi ho cambiato radicalmente idea. Era il turno di Stefano e Davide, dentro di me pregavo che facessero bene, meglio di come avevo fatto io, al limite delle loro possibilità, hanno le carte per farsi valere anche oltre oceano, e l hanno dimostrato a tutti, tanto alla fine della scuola gli istruttori iniziano a parlare e iniziamo a capire che parlavano uno di loro due, parlavano di un Italiano che anche se non riusciva a capire bene cosa gli dicevano, ce la metteva tutta per imparare, li ho acceso la macchina fotografica, non potevo perdermi un momento memorabile come quello, alla fine premiano come miglior studente della scuola Stefano Baldon, e ti pareva che il Baldon non andava a vincere qualcosa. Ero fiero per lui, ero fiero di esser Italiano, tre ragazzi Italiani che vanno in America e uno vince pure un premio, nemmeno nei miei sogni era cosi bello. Finita la scuola avevamo una settimana di dolce far nulla, per riprenderci dai colpi presi durante la scuola, che di certo non sono mancati, anzi, ne avevamo da vendere. Ci spostiamo di paese o meglio, ci spostiamo di stato. Arriviamo a Kansas City, direzione Fort Scott, atterriamo appena dopo una bufera di neve, il freddo ci tormentava, la calza maglia alla pippo che avevamo preso in un Wall Mart, uno dei tanti che abbiamo visitato, non bastava più, c erano meno 15 gradi, ghiaccio ovunque, il freddo era ancora più freddo, rimpiangevamo Atlanta, rimpiangevamo fin il motel squallido dov’ eravamo stati prima di partire per il Kansas, un motel che sembrava uscito da un film poliziesco, aveva qualche stanza chiusa con una catena e un lucchetto, lenzuola e bagni che facevano venire i brividi anche a Dario Argento, ogni tanto sbucavano fuori da qualche angolo dei tizi che non avevano l aria dei chierichetti e noi per non saper ne legger ne scrivere ce ne stavamo tranquilli in camera, anche perché come attrazioni turistiche non c era un granche, solo una sera siamo usciti io e Davide a cercar qualche anima viva in quel paese desolato, Stefano era rimasto raggomitolato a letto come al suo solito, per lui sembrava che il fuso orario non ci fosse stato, alle cinque del pomeggio, quindi dopo cena, dormiva e alle due di notte gironzolava già per la stanza con il cellulare in mano e asciugamano attorno alla vita, una tortura unica per noi che dormivamo sonni tranquilli, o per lo meno, visto il posto, dormivamo sonni e basta. In mezzo al freddo di Fort scott troviamo l Arnold arena, dove avremmo dovuto fare la seconda scuola. Fortunatamente la troviamo quasi subito e ancora più fortunatamente quella sera siamo riusciti a vedere dei practice di bareback bronc riding. Conosciamo subito una signora gentilissima del posto, moglie del coach di saddle bronc, che ci indica un tizio, un tizio piccoletto, un po strano, con su degli stivali che non sapevano da che parte erano voltati, in più quando i ragazzi montavano sembrava indemoniato, correva praticamente al fianco del cavallo che sgroppava per incitare i ragazzi, era fuori di testa, sembrava pazzo. Indicando questo piccoletto ci dice che è l aiuto coach del marito e che aveva vinto una gold bukle chissà dove e chissa quando non lo sapeva, ma ci dice il nome, un certo Collins, a quelle parole a Stefano si illuminano gli occhi, e sorpreso ci guarda e dice che quel tizio è il campione del mondo in bareback del 2001; Stefano e Davide dovevano fare la scuola con me in bullriding, ma da quando ha sentito che era presente il campione del mondo, Stefano inizia un tour de force nei confronti della nostra pazienza facendosi mille paranoie sulla decisione di fare la scuola di bullriding o meno, questo nei due giorni prima della scuola. Arrivati al check in della scuola chiediamo chi fosse l istruttore in bareback e quando ci rispondono che era il campione, Stefano quasi non voleva farla, l avrei ucciso, dopo tutte quelle paranoie, adesso che aveva la possibilità, non voleva cambiare, sotto le miei più infime minacce, decide di far la scuola con il campione, e non se ne è pentito; non siamo riusciti a vedere le sue monte, ma da come dice Stefano, gli è servita parecchio per migliorarsi. Io e Davide continuiamo la nostra scuola, tra una mia traduzione e l altra, è ora di montare. Da dietro le chute i tori facevano quasi paura, anzi, facevano paura. Chi più piano, chi più veloce, spinnavano quasi tutti, Davide non si scoraggia e fa una bella monta, io passo al secondo giorno. Il giorno dopo riprendo le monte, anche qui eravamo una sessantina di ragazzi, bravi ragazzi tranne qualche banfone, è proprio vero che ogni mondo è paese. Non avevamo mai visto così tante monte tranne che in tv e noi eravamo proprio li in mezzo. Davide rimonta con dei buoni risultati anche il secondo giorno, io mi scelgo un toro e ci metto la mia bull rope sopra, Davide chiede informazioni sul mio toro allo stock contractor il quale gli risponde il mio toro non spinna fa “rolling”, andiamo bene, io che non ho ancora molta dimestichezza sui tori che spinnano, mi sono preso una bella gatta da pelare ma lo monto lo stesso. Devo dire che in America se non ho imparato a montare i tori per lo meno ho imparato diversi balli da fare con loro, più precisamente ho imparato il tango, la mazurca, la baciata e il ballo del qua qua, il problema è che io non facevo ne l uomo ne la donna, facevo la pista da ballo. caduto da questo toro che “rollava”, si era incazxxxo così tanto che ha iniziato ad incornarmi, sarà stato con le corna su di me almeno dieci secondi, che dal mio punto di vista sono stati i secondi più lunghi del mondo. Il giorno dopo non sapevo più da che parte zoppicare, balla a Summerville e balla a Fort Scott, le mie ginocchia non sapevano più come far a reggermi e vista la situazione fisica dei miei due compagni di viaggio, abbiamo deciso di godergi l ultimo go della scuola in santa pace sulle tribune, tra un acciaccato e l'altro. Alla fine della scuola gli istruttori e in particolare Mr. Sankey ci han fatto i complimenti e noi ne andiamo fieri, vuol dire che in Italia stiamo lavorando bene e che siamo sulla strada giusta.
Questa è la storia di un sogno realizzato, ci sarebbero tanti aneddoti da svelare, ma forse è meglio che me li tengo stretti al cuore perché da li so che non scapperanno mai come i compagni di viaggio, perché è anche grazie a loro che sono riuscito in un impresa simile, una cosa sono sicuro di averla imparata e sono altresì sicuro che cercherò di divulgarla a tutti coloro che conoscerò in futuro, se una persona ha un sogno deve lottare in tutti i modi possibili per realizzarlo, magari non riesce subito, ma se insiste ce la farà, se ce l abbiamo fatta noi tre ce la possono fare anche tutti gli altri, qualsiasi sogno sia.
Grazie Stefano, grazie a Davide
God bless

Andrea “Robogobbo” Gobbato
I. R.C.A. 2007

Friday, December 02, 2005

Accetta il consiglio......

Goditi potere e bellezza della tua gioventù…non ci pensare
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite..ma credimi, tra 20 anni guarderai quelle vecchie foto…e in un modo che non potrai immaginare adesso…quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnificocce avevi…non eri per niente grasso come ti sembrava…
Non ti preoccupare del futuro, oppure preoccupati, ma sapendo che questo non ti aiuta quanto masticare un chewingum prima di montar un toro..i veri problemi della vita saranno veramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle 4 di quel sabato pomeriggio, al rodeo fai una cosa ogni volta che sei spventato……monta…
Non esser crudele con il cuore degli altri, non tollerare la gente che è crudele con il tuo..
Non perdere tempo con l’ invidia…a volte sei in testa…a volte sei indietro…la corsa è lunga…e alla fine solo con te stesso..
Ricorda i complimenti che ricevi…scordati gli insulti…se ci riesci veramente….dimi come si fa….
Conserva tutte le lettere d amore…butta i vecchi estratti conto..rilassati…
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita….
Le persone più interessanti che conosco, a 22 anni non sapevano che fare della loro vita…i quarant enni più interessanti che conosco ancora non lo sanno…
Sii gentile con le tue ginocchia…quando saranno partite, ti mancheranno…
Forse ti sposerai o forse no…forse avrai figli o forse no…forse ti separerai a 40 anni….forse ballerai con lei al vostro 75 anniversario…comunque vada…non congratularti troppo con te stesso…ma non rimproverati neanche…le tue scelte….sono scommesse…come quelle di chiunque altro…
Goditi il tuo corpo….usalo in tutti i modi che puoi…senza paura e senza temere di quello che pensa la gente…è il grande strumento che puoi avere…monta…anche se puoi farlo solo una volta al mese..
Leggi le istruzioni anche se poi non le seguirai…non leggere le riviste di bellezza..ti faranno solo apparire orrendo…
Cerca di conoscere i tuoi genitori…nonp uoi sapere quando se ne andranno per sempre…tratta bene i tuoi fratelli..sono il miglior legame con il passato…e quelli che probabilmente avranno cura di te in futuro…renditi conto che gli a,ici vanno e vengono…ma alcuni…i più preziosi rimarranno…
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita…perché più diventi vecchio e più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane..
Vivi a New York per un po’..ma lasciala prima che ti indurisca..
Vivi anche in California per un po…ma lasciala prima che ti rammollisca..
Non fare pasticci con i capelli..se no quando avrai 40 anni, sembreranno quelli di uno di85
Sii cauto nell accettar consigli…ma sii paziente con chi li dispensa..i consigli sono una forma di nostalgia….dispensarli è un modo per ripescare il passato dal dimenticatoio…pulirlo e passare la vernice sulle parti più brutte per riciclarle per più di quel che valga….
…………………Ma………….....

……………accetta il consiglio per questa volta…..


intervista ad un attore famoso rivista da me

Tuesday, November 29, 2005

i sogni son desideri.......


i sogni sono desideri....e noi ci attrezziamo a realizzarli....chi non ha un sogno che cerca di realizzare???penso chiunque, poi c è chi li lascia sogni e chi li insegue fin che non li realizza..io sono uno di quelli..
Ieri il Presidente Baldon..mi chiama..e mi dice che c è la possibilità di andare in America e di montare in......PBR......mi è gelato il sangue....non sapevo cosa dire...dopo un attimo di silenzio inzia a spiegarmi come si fa ad ottenere questa possibilità....con il sangue sempre gelido cerco di sforzarmi di esser razionale..di non far esplodere tutta la gioia che avevo in corpo..ma purtroppo riuscivo solo a tratti a trattenermi..ma questo non è stato un problema, Il Baldon è un grande amico con cui sto dividendo tanto la mia vita e a cui devo davvero molto..quindi anche se ogni tanto scoppiavo a ridere non c erano problemi...ci pensate??noi Italiani che andiamo a montare nella pbr...o meglio...io che vado a montare in pbr..........certo...si farebbero dei rodei minori...ma pur sempre di pbr si tratta...e la cosa mi fa andar in fibrillazione.......parte del mio sogno inzia a materializzarsi...allora è proprio vero il detto che tutto è possibile...basta volerlo...non che la cosa non mi costi sacrifici...ma li faccio super volentieri...costi quelche costi...senza paura.....comunque a testa alta.........
Un giorno una persona mi disse che sarei riuscito a realizzare i miei sogni per quanto riguarda il rodeo...che i nostri tori sono bravi..ma che una volta al di là dell oceano tutto era diverso e che avrei potuto farmi male....ma sinceramente sono disposto a tutto pur di arrivare alla realizzazione del mio sogno....in fondo cosa c è di più bello nella vita di poter dire:
"Tempo fa avevo un sogno che ogni giorno era nella mia mente fino al giorno in cui..........l ho realizzato...."penso non ci sia una sottisfazione più grossa....

no guts no glory.......8seconds for life


non basta esser bravi..
...bisogna esser i migliori

Friday, November 18, 2005

bullrider for life

Avete mai provato una voglia irrefrenabile di vivere un determinato tipo di vita, con una passione che si è strasformata in una vero e proprio stile di vita, di pensiero, di essenza vitale??
Beh, a me sta proprio succedendo questo. Sto parlando del rodeo, e in modo particolare del bullriding (monta del toro). E già, da quando ho iniziato sono cambiate molte cose, dai pensieri, al carattere, al fisico.
Quando ho iniziato, 10 maggio 03, ero poco più di un ragazzino, appena compiuti i 18 anni ho deciso di fare questo grande passo che ha cambiato tutta la mia vita.
Lavoravo in questo ranch dove si svolgono i rodei già da 2 anni, ma subito dal primo giorno di lavoro, qualcosa era cambiato in me, nel mio inconscio, quel giorno vidi Tyson venire verso di me, sembrava aver lo sguardo fisso verso di me (magari stava guardando dalla parte opposta di dov ero io...chi lo sa...l impressione è stata questa), e qualcosa dentro di me è esploso, un brivido mi trafigge dalla testa ai piedi ed io sono immobile dall altro lato della bariera che delimita l arena, e già proprio l arena, perchè quello che stavo vedendo era il mio primo rodeo e Tyson è il nome del toro che mi ha colpito.
Da quel giorno non passò attimo che non ci pensi.
Dopo due anni da quel giorno decisi di inziare la mia cariera se così si può definire, che allora non sapevo si evolvesse così.
Il primo toro fu Space Jump, l emozione incredibile, indescrivible, come se 100 volte la vostra forza vi trasportasse nella direzione che vuole lei, ma purtroppo queste parole, e nemmeno tante altre basterebbero per far capire cosa si prova veramente a praticare questo sport.
Inizia ad avere una cura maniacale dell attrezzatura che molto a fatica sono riuscito a comprare, ma di risultati concreti veramente niente.
Nel secondo anno ebbi subito un infortunio, un toro chiamato 43, tra i più tranquilli dello stock, nel buttarmi a terra mi diede una spinta verso terra con i suoi piedini appoggiati ad un dito dal mio pomo d Adamo, paura tanta, ma niente di serio.
Anche il secondo anno se ne è andato senza risultati concreti, dovuti anche dal fatto che sorteggiavo sempre lo stesso toro, il micidiale Micro cip, che ancora ora è rimasto imbattuto.
All inizio del terzo anno, ad aprile, un infortunio grave, cadendo sempre da Micro cip, mi si è formata una crepa lunga 12 cm nel bacino, stop prolungato per almen 60 giorni, che sfiga.
A quel punto non sapevo più cosa fare, andare avanti senza aver risultati e continuando a prendere un sacco di botte o mollare tutto e dire almeno ci ho provato?
Deciso a mollare tutto, vado al rodeo successivo per dar la notizia del mio ritiro a tutti i ragazzi, ma in quel momento non sapevo cosa dire, mi si bloccava la bocca, rimandai alla fine dello show.
Nel momento dell entrata dei tori, mi fulmino ancora quel brivido, e capii che era un segnale per me. A quel rodeo non dissi niente, intanto a casa continuavo a pensare a quell orribile situazione in cui mi trovavo.
Mi chiesi: Cosa sei disposto a rischiare per questa cosa?
Mi risposi:Tutto me stesso, fino alla morte..
Ripresi a montare, e ad ogni monta che feci, imparavo sempre di più, iniziarono a esserci dei risultati, dei progressi.
E ora più che mai continuo ad aver voglia di imparare, di allenarmi, di montare e di vivere questa vita al massimo che posso, perchè so di non aver scelto io di cavalcare i tori.........
.....sono loro che hanno scelto me....
perchè dovrei rifiutare??